Le labiopalatoschisi (LPS) sono un gruppo di malformazioni congenite piuttosto frequenti (1 su 600 nuovi nati) che possono interessare in maniera più o meno grave le seguenti strutture del distretto facciale:

• il labbro (cheiloschisi)
• la cresta alveolare del mascellare superiore (gnatoschisi)
• il palato duro e il palato molle (palatoschisi)

Possono essere monolaterali o bilaterali, complete od incomplete.

Un bambino con labiopalatoschisi, oltre a presentare problematiche estetiche, può manifestare importanti sequele funzionali quali disfunzioni deglutitorie (fuoriuscita di materiale alimentare dal naso) e rinolalia (voce nasale).

Trattamento

Il trattamento delle labiopalatoschisi è chirurgico e consiste nel ripristino della continuità delle strutture interessate dalla schisi. Spesso sono necessari 2 o più interventi per la correzione di una LPS. Esistono vari protocolli internazionali con sequenza e timing chirurgici differenti, fra i più utilizzati vi è il seguente:

• 1°step: cheilorinoplastica e plastica del palato molle (intervento di ripristino della continuità del labbro e del palato molle, solitamente eseguito a 6 mesi di vita);
• 2°step: gengivoalveoloplastica (GAP) e plastica del palato duro (intervento di ripristino della continuità della cresta alveolare ovvero della gengiva e del palato duro, solitamente eseguito a 18 mesi di vita)

Una LPS richiede un piano terapeutico personalizzato sulle specifiche esigenze estetiche e funzionali che si manifestano durante la crescita. Possono quindi rendersi necessari altri interventi oltre gli step chirurgici citati quali innesti ossei, espansione e/o avanzamento del mascellare (ortodontico, ortodontico-chirurgico o mediante osteotomia Le Fort I di avanzamento), rinosettoplastica, lipofilling…

La peculiarità di tale patologia unita alle possibili sequele odontoiatriche e fonatorie impongono la gestione multidisciplinare di tali problematiche al fine di fornire il miglior trattamento integrato ai bambini con LPS.