Dopo un intervento demolitivo del distretto testa-collo, solitamente avvenuto per patologie oncologiche, è necessaria la ricostruzione del difetto sia per motivi estetici che funzionali. Scopo della chirurgia ricostruttiva del distretto testa-collo è quindi il ripristino delle unità estetiche e della simmetria nonché il recupero delle funzioni quali la deglutizione, la respirazione e la fonazione.

Principio fondamentale della chirurgia ricostruttiva è quello del tissue like, vale a dire che il difetto da ricostruire debba essere sostituito con del tessuto simile (es. difetto cutaneo con cute, difetto osseo con osso).

La chirurgia ricostruttiva testa-collo sfrutta solitamente trapianti autologhi, ovvero tessuti prelevati dal paziente stesso. Esistono diverse tecniche riassumibili nelle seguenti 3 categorie:

Tessuto prelevato dalla sede donatrice privo della propria vascolarizzazione ed impiantato nella sede ricevente

Possono essere:

Tessuti (singoli o compositi) dotati di una vascolarizzazione propria sostenuta da un peduncolo ancorato al sito donatore che vengono trasferiti sull'area ricevente mediante movimenti di scorrimento o rotazione.

Tessuti (singoli o compositi) dotati di una vascolarizzazione propria sostenuta da un peduncolo prelevati dal sito donatore e trasferiti al sito ricevente attraverso una microanastomosi arteriosa e venosa