Tumori maligni del cavo orale

I Tumori Maligni del cavo orale possono colpire potenzialmente tutte le strutture di tale distretto e sono rappresentati per la grande maggioranza da carcinomi squamocellulari ad origine dall'epitelio della mucosa orale. Le cellule tumorali possono inoltre migrare dalla lesione principale e dare metastasi attraverso la via del sistema linfatico (linfonodi del collo), la via ematica (del sangue) o la via dei nervi.

Fattori di rischio

Il tumore del cavo orale colpisce più frequentemente gli adulti di sesso maschile, di età superiore ai 45 anni, ma possono svilupparsi a qualunque età. Nel corso degli ultimi decenni si è riscontrato un aumento dei casi di carcinoma orale in età giovanile con prevalente localizzazione linguale, legati alla infezione da HPV.

Esistono diversi fattori di rischio:

Fumo
Alcool
Cause ambientali: l’esposizione a cancerogeni di natura chimica
Infezione da HPV e EBV
Traumatismo cronico (uso di protesi dentarie inadeguate)
Scarsa igiene del cavo orale
Cause genetiche e sistemiche
Precancerosi come leucoplachie, eritroplachie, lichen planus…

Sintomi

I sintomi più frequenti con il quale si manifesta il tumore del cavo orale sono:

Persistenza di una lesione, più frequentemente un’ulcera dolente della mucosa del cavo orale per più di 2 settimane
Tumefazione (nodulo o massa dura), in fase iniziale anche di piccole dimensioni, presente sulle labbra, sulla lingua o all'interno della bocca
Anestesia o parestesia (sensazione di formicolio o addormentamento) all'interno della bocca o sulle labbra
Dolore alla masticazione e/o alla deglutizione
Tumefazione in sede laterocervicale

Diagnosi

A seguito di una attenta anamnesi e di un esame obiettivo che ponga il sospetto di un tumore maligno del cavo orale è necessario procedere ai seguenti accertamenti:

• Fibroscopia delle vie aeree superiori

• Esami di primo livello: ortopantomografia (OPT), ecografia del collo

• Esami radiologici più approfonditi: TC massiccio facciale-collo-torace senza e con mdc e/o RMN massiccio facciale-collo senza e con mezzo di contrasto

La conferma definitiva di una lesione maligna necessita di una biopsia incisionale della lesione che fornisca un esame istologico certo. Si esegue solitamente in anestesia locale attraverso il prelievo di una parte del tessuto anomalo, che viene inviato al patologo per definire al microscopio la presenza di tessuto tumorale maligno.

Trattamento

Il piano di trattamento deve considerare la sede, il tipo istologico (ovvero il risultato della biopsia), lo stadio del tumore (estensione della malattia ed eventuali metastasi ai linfonodi del collo o a distanza) e le condizioni generali del paziente.

Il trattamento primario dei tumori del cavo orale è rappresentato dall’asportazione chirurgica del tumore e se necessario, dall’asportazione dei linfonodi del collo.

Gli obiettivi di un trattamento chirurgico sono:

La radicalità oncologica: asportare completamente il tumore
Una adeguata ricostruzione per garantire la miglior qualità di vita possibile al paziente

Il cavo orale infatti è una sede fondamentale per diverse funzioni vitali quali la deglutizione, la masticazione, la respirazione, la fonazione. Conservare la miglior funzione di esse unito al miglior risultato estetico possibile sono elementi chiave della qualità di vita di ogni paziente. Per resezioni ampie è necessario ricostruire la parte asportata (ad esempio lingua, mandibola) con porzione di tessuto autologo (autotrapianti di pelle, muscolo, ossa) prelevato dal paziente stesso, in modo da ottenere i migliori risultati funzionali ed estetici.

Radioterapia e chemioterapia sono in genere usate come adiuvanti nel post operatorio dei tumori avanzati oppure in alternativa alla chirurgia qualora essa sia controindicata.

La prognosi dipende dallo stadio di malattia: per gli stadi iniziali (tumori di piccole dimensioni in assenza di metastasi linfonodali) la probabilità di sopravvivenza a 5 anni è del 70-85% .

Fondamentale quindi il ruolo della sorveglianza e della diagnosi precoce (MAKE SENSE CAMPAIGN)